- Le regole del digiuno mussulmano
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- "O voi che credete, vi è prescritto il
digiuno come era stato prescritto a coloro che vi hanno preceduto. Forse
diverrete timorati.”
- (Corano, 2:183)
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- Gli stati interiori del digiuno
- L'Imam Ghazali afferma che ci sono tre gradi
di digiuno:
- 1. Il
digiuno della persona ordinaria è costituito dall’astenersi dal cibo, dai
rapporti sessuali, dal fare rumore, dal discutere....
- Oltre ai fara'id, gli obblighi del
digiuno, il cercatore potrà avanzare nella sua pratica tramite
l'osservazione delle tradizioni (Sunnah) del santo Profeta, su quale sia
pace...
- 2.
Il digiuno dei prescelti...
3. Il
digiuno degli eletti ...
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- Il digiuno dei prescelti
- Il digiuno dei prescelti è quello di mantenere
gli orecchi, gli occhi, la lingua, le mani, piedi insieme a tutti i
sensi liberi dal peccato...
- Questa gente virtuosa si libera dal peccato in
sei modi. Astenendosi dal guardare qualsiasi cosa che
sia biasimevole o disapprovata. Jabir, sull'autorità di Anas riportò che
il Messaggero di Allah, l’elogio e la pace siano su di lui, disse:
- 1. "Ci
sono cinque cose che rompono il digiuno; la menzogna, la maldicenza,
raccontare delle frottole, giurare il falso, la cupidigia e gli occhi
concupiscenti."
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- 2.
Mantenendo la lingua esente dalla declamazione e dall’inveire, dalla
menzogne, dal parlare alle spalle degli altri, dal raccontar storie,
dalle oscenità, dal discorso insultante, dal litigio e dall’ipocrisia.
Piuttosto, si dovrebbe cercare di mantenere se stessi occupati nel
ricordo e nella glorificazione di Allah, così come nella recitazione del
sacro Corano - questo è il digiuno della lingua.
- 3.
Chiudendo gli orecchi a tutto che è riprovevole. Il messaggero di Allah,
l’elogio e la pace siano su di lui, ad esempio disse: "Chi sparla alle spalle degli altri e coloro
che lo ascoltano sono soci nel peccato." ..
- 4. Chiudere il resto dei sensi al peccato. Trattenendo la mano dalla
malvagità, frenandosi dal perseguire la malvagità, evitando gli alimenti
dubbi alla rottura del digiuno...
Il messaggero di Allah, l’elogio e la pace siano su di lui, ad esempio
disse: "Molti ricevono dal digiuno niente altro che
fame e sete."
- Questo hadith è stato spiegato come riferito
alla persona che rompe il digiuno con alimenti e bevande illecite.
Inoltre è stato spiegato come riferendosi alla gente che si astiene da
alimento halal e rompe il digiuno sulla carne degli uomini con
pettegolezzo illecito, inoltre, fa riferimento alla persona che non
mantiene i suoi sensi esenti dal peccato.
- 5.
Indulgenza eccessiva (verso se stessi) quando si rompe il digiuno, anche
se con cibo lecito (halal). Lo spirito del digiuno, come pure
il suo segreto, è quello di indebolire la carne che è lo strumento di
Satana per far ritornare l’uomo al male...
- 6. Dopo
avere rotto il digiuno, il cuore dovrebbe rimanere in uno stato di
sospensione fra timore e speranza poiché non sa se il digiuno è stato
accettato...
- Una volta fu detto a Ahnaf, figlio di Kays:
“Siete un uomo anziano e digiunare ti renderà debole." Egli rispose:
“Questo digiuno è la mia preparazione per un lungo viaggio. In realtà,
pazientare sotto il giogo nel servizio di Allah è più facile che
resistere al giogo della Sua ira.”
- La persona in digiuno che non sta digiunando
veramente è quella che, sia pure nello stato di fame e di sete, si
concede ogni libertà nel peccato. Coloro i quali comprendono veramente
il digiuno ed il suo segreto sanno che il chiunque si astenga da
alimento, bevanda, desideri sessuali ma commette ogni tipo di peccato è
come la persona che, nel compiere l'abluzione passa la sua mano sopra le
sue membra tre volte, quindi esteriormente osserva la Legge per quanto
concerne quel membro, ma trascura la cosa veramente importante che è il
lavaggio reale. Di conseguenza a causa della sua ignoranza, la sua
preghiera non è accettata...
- Quindi, chi rompe il digiuno mangiando ma lo
osserva mantenendosi esente dal peccato è come la persona che, nel
compiere l'abluzione, lava una volta soltanto ciascuna delle membra del
suo corpo. Le sue preghiere sono, per volere di Allah, accettate perché
ha compiuto la cosa principale nell'abluzione anche se non è riuscito a
completarlo nei dettagli. Ma chi li osserva entrambi è come la persona
che, nel realizzare l'abluzione, lava ogni membro del suo corpo tre
volte, quindi adempie sia allo scopo principale dell'abluzione quanto ai
suoi elaborati particolari e ciò costituisce la perfezione.
- Il messaggero di Allah, la pace e l’elogio
siano su lui disse: "In realtà, digiunare è un affidamento; ciascuno,
quindi, si prenda buona cura di ciò che gli è stato dato in fiducia."
Quando recitò il verso:
- "Allah vi ordina di restituire i depositi
ai loro proprietari..." (Corano 4, 58)
- sollevò le sue mani sì da toccare le sue
orecchie ed i suoi occhi e disse: "il regalo del dono dell'udito e della
vista sono un affidamento proveniente da Allah."
- Similmente, il dono della parola è un
affidamento, dato che se non fosse così il Messaggero di Allah, l'elogio
e la pace siano su di lui, non avrebbero detto: "Se qualcuno discute con un altro e lo
insulta, dica il secondo: Sto digiunando, sto digiunando."
- È chiaro, allora, che ogni atto di culto
possiede una forma esteriore e una forma interiore - un involucro
esterno e un midollo interno. Gli involucri esterni sono di gradi differenti
ed ogni grado ha strati differenti.
Sta a te scegliere se essere soddisfatto della scorza od entrare a d
fare parte della compagnia dei saggi e dei sapienti.
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- Il digiuno dell'elite
- Il digiuno dell'elite è il digiuno del cuore
dai cattivi pensieri, preoccupazioni mondane e qualsiasi altra cosa che
possa deviare da qualsiasi cosa che non sia il pensiero di Allah.
- Il digiuno dell'elite consiste ne l digiuno
del cuore dalle preoccupazioni biasimevoli e dai pensieri mondani, nella
negligenza totale di tutto che non è Dio, Grande e Glorioso. Questo
genere di digiuno è rotto pensando a questioni mondane, all’infuori di
quelle rivolte verso uno scopo religioso, poiché queste costituiranno
provvigione per la Vita Futura e non appartengono a questo basso mondo.
Gli esperti della vita spirituale del cuore hanno detto che un peccato
viene registrato per chi si preoccupa tutto il giorno per come romperà
il suo digiuno. Tale ansia proviene da mancanza di fiducia nella
Generosità di Dio, Grande e Glorioso, e da mancanza di certezza di fede
nella Divina Provvidenza.
- A questo terzo grado appartengono i Profeti, i
veri santi (awliya) e gli intimi di Dio. Non ci si presti ad un
esame dettagliato delle parole, poiché la loro vera natura si rivela
meglio nell'azione. Questo grado consiste nella massima dedizione a Dio,
Grande e Glorioso, alla negligenza di tutto ciò che è altro da Dio,
l’Altissimo. È indicato nel significato delle Sue parole: "Dì: Allah": e
poi lasciali al gioco delle loro vane discussioni.' [ Al-An'am, 6:91 ]
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- Requisiti interiori
- Per quanto riguarda il digiuno speciale,
questo è il genere esercitato dai pii. Significa mantenere tutti i
propri organi esenti dal peccato e da sei cose sono richiesti per la sua
realizzazione:
1.
Non guardare ciò che non piace a Dio
- Uno sguardo casto, trattenuto
dall'osservazione di ciò che è biasimevole o riprovevole, o che distrae
il cuore e lo devia dal ricordo di Allah, Grande e Glorioso. Il Profeta,
su lui è pace, disse: 'L'occhiata furtiva è una delle frecce avvelenate
di Satana, su di lui sia la maledizione divina. Chiunque vi rinuncia per
timore di Dio riceverà da lui, Grande e Glorioso, una fede la cui
dolcezza troverà all'interno del suo cuore.' Jabir riporta da Anas che
il Messaggero di Dio, su di lui sia la pace, disse: “Cinque cose rompono
il digiuno di un uomo: la menzogna, il parlare alle spalle, il
pettegolezzo, giurare il falso e uno sguardo lussurioso.”
2.
Non dire ciò che non piace a Dio
- Custodire la propria lingua da discorsi
futili, dalla menzogna, dal pettegolezzo, dal linguaggio osceno, dalla
parola scortese, dalla discussione e dalla polemica; facendo questo si
osservi il silenzio e si resti occupati nel il ricordo di Allah, Grande
e Glorioso è lui e con il recitazione del Sacro Corano. Ciò è il digiuno
della lingua.
- Sufyan disse: “Il dire male degli altri
annulla il digiuno.” Layth cita Mujahid dicendo: 'Due abitudini
annullano il digiuno: il pettegolezzo e la menzogna.' Il Profeta, su lui
è la pace, disse: 'Digiunare è uno schermo; così quando uno di voi sta
digiunando non dovrebbe usare un linguaggio volgare o fare discorsi
inutili. Se qualcuno vi attacca o vi insulta, lasciatelo dicendo: "Sto
digiunando, sto digiunando!" '
- La tradizione dice: “Due donne stavano
digiunando nel tempo del messaggero di Allah, su di lui sia la pace.
Verso la fine della giornata erano così stanche per la fame e da sete,
che erano sull’orlo del collasso. Quindi inviarono un messaggio al
Messaggero di Allah, su di lui sia la pace, chiedendo il permesso di
rompere il digiuno. In risposta il Profeta, su di lui sia la pace, inviò
loro una ciotola e disse: "Dite loro di vomitarvi dentro ciò che hanno
mangiato." Una di loro vomitò e riempì per metà la ciotola di sangue
fresco e di carne tenera, l'altra fece lo stesso così che riempirono la
ciotola. Presenti rimasero allibiti. A questo punto il Profeta, su lui
sia la pace, disse: "Queste due donne stanno digiunando da che cosa Dio
ha reso loro lecito ed hanno rotto il loro digiuno con ciò che Dio,
l’Altissimo, ha reso illecito. Si sono sedute assieme e si sono dedicate
a sparlare degli altri e questa è la carne della gente sulla quale hanno
malignato!”
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- 3. Non ascoltare ciò che non piace a Dio
- Non dare ascolto a ciò che è riprovevole;
perché tutto ciò che è illecito dire è similmente illecito ascoltare.
Ecco perchè Dio, Grande e Glorioso, mette sullo stesso piano chi ascolta
cose proibite con chi divora illeciti guadagni, nelle Sue parole, sia
Lui glorificato: “Ascoltano solo per diffamare, avidi di
illeciti guadagni.” [ Al Ma'idah, 5:42 ]
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- Iddio, Grande e Glorioso, ha anche detto:
“Perché i rabbini e i preti non
impediscono loro di peccare con la parola e di nutrirsi di illeciti
guadagni?” [ Al-Ma'idah, 5:63 ]
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- Il silenzio di fronte al diffamatore è quindi
illecito. Iddio, l’Eccelso, disse: “Altrimenti sareste come loro” [
Al-Nisa, 4:140 ]
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- Ecco perché il Profeta, su lui sia la pace,
disse: 'Chi sparla alle spalle degli altri ed il
suo ascoltatore sono compagni nel peccato.'
4. Non fare ciò che non piace a Dio
- Mantieni tutti le altre membra ed organi
lontani dal peccato: le mani ed i piedi dagli atti riprovevoli e lo
stomaco da cibi discutibili al momento della rottura del digiuno. Non ha
senso digiunare -- astenersi da alimenti leciti – per rompere il digiuno
con cibi illeciti. Un uomo che digiuna così può essere paragonato a chi
costruisce un castello ma demolisce una città. L'alimento lecito può
essere nocivo nella quantità ma non nella qualità, il digiuno deve
ridurre la prima delle due. Una persona potrebbe decidere di smettere di
fare uso eccessivo di medicine, per timore degli effetti nocivi, ma
sarebbe uno sciocco se passasse a prendere il veleno. Ciò che è illecito
è un veleno mortale per religione, mentre ciò che è lecito è una
medicina, dà beneficio nelle piccole dosi ma è nocivo nell'eccesso.
- Lo scopo del digiuno è quello di indurre alla
moderazione. Il Profeta disse, su di lui sia la pace:
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“Quanti di coloro che digiunano non
ricevono altro che fame e sete."
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- Si ritiene che questo stia a significare
coloro che rompono il loro digiuno con alimenti illeciti. Alcuni dicono
che si riferisce a coloro che si astengono da alimento leciti, ma
rompono il loro digiuno con la carne umana con il pettegolezzo, che è
illecito. Altri lo considerano un'allusione a coloro che non preservano
i loro organi dal peccato.
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- 5. Evitare di mangiare troppo
- Non esagerate nel cibo lecito nel tempo della
rottura del digiuno al punto di riempirsi la pancia. Non vi è
ricettacolo più odioso a Dio, Grande e Glorioso, che una ventre pieno di
cibo lecito. A che serve il digiuno in quanto strumento per sconfiggere
il nemico di Dio e di ridurre gli appetiti, se al momento di romperlo si
recupera tutto ciò che è mancato durante il giorno, e forse inoltre si
indulge in una varietà di alimenti supplementari? E’ addirittura
diventata una consuetudine quella di immagazzinare per il Ramadan ogni
genere di prodotti alimentari, così che si consuma durante quel mese più
che nel corso di parecchi altri mesi messi assieme.
- Ben si sa che lo scopo del digiuno è quello di
avvertire la fame e controllare gli appetiti per rinforzare l'anima
colla pietà. Se lo stomaco rimane affamato dalla mattina alla sera,
l’appetito è destato ed il desiderio è intensificato se poi gli vengono
offerte ogni tipo di prelibatezze e si concede mangiare a sazietà, se ne
accresce il piacere e se ne raddoppi ala forza; risvegliando appetiti
che forse resterebbero dormienti in circostanze normali.
- Lo spirito e la natura segreta del digiuno è
quello di indebolire le forze che sono mezzi del Satana per condurci
alla malvagità. È quindi essenziale ridurre l’assunzione di cibo a ciò
che si consumerebbe in un pasto normale se non si avesse digiunato.
Nessun beneficio deriva dal digiuno se si assomma ciò che solitamente si
mangia durante il giorno e la notte assieme.
- Buona norma sarebbe quella di dormire poco
durante il giorno, per poter avvertire la fame e la sete e diventare
cosciente dell'indebolimento delle proprie forze, con la conseguente
purificazione del cuore. Uno dovrebbe cercare ogni notte quel tanto di
debolezza che gli rendano leggere la veglia (tahajjud) e le
devozioni (awrad). Può essere allora che Satana non si non
libri più intorno al suo cuore lasciandolo libero di contemplare il
regno dei cieli.
- La Notte del Destino rappresenta la notte in
cui qualcosa del Regno Celeste viene rivelata. Questo è il significato
delle parole di Dio, l’Altissimo: “Invero lo abbiamo rivelato nella Notte
del Destino” [ Al-Qadr, 97:1 - ]
- Ma a chiunque metta una bora di cibo fra il
suo cuore ed il suo petto nulla di quel Regno gli si rivelerà. Non è
sufficiente mantenere vuoto lo stomaco per rimuovere il velo, fintanto
che il cuore non sia libero da tutto ciò che non Dio, Grande e Glorioso.
Così stanno le cose ed il punto di partenza sta nel ridurre il cibo ...
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- 6. Guardare verso Dio con timore e
speranza
- Dopo la rottura del digiuno, il cuore dovrebbe
restare sospeso fra timore e speranza. Perché l’uomo ignora se il suo
digiuno sarà accettato da Dio, di modo che incontrerà il Favore divino,
o se sarà rifiutato, lasciandolo fra coloro che Lui detesta. Questo è lo
stato d’animo che uno dovrebbe avere alla fine di ogni atto di culto.
- Si racconta che al-Hasan ibn Abil Hasan
al-Basri una volta passò a fianco di un gruppo di persone che stavano
ridendo allegramente e disse: “Dio, Grande e Glorioso, ha reso al mese
di Ramadan un’arena in cui le sue creature competono nella Sua
adorazione. Alcuni arrivano prima e vincono, mentre altri si attardano e
son delusi. Sarà assolutamente stupefacente vedere gente che ride e
scherza sul giorno in cui il successo attenderà ai vittoriosi ed il
fallimento quelli che hanno sprecato. Ah, per Iddio! Se il velo fosse
sollevato, certamente chi bene ha agito sarebbe preoccupato per le sue
buone azioni ed il malfattore per le sue cattive azioni.” Troppa gioia
porta ad indulgere in cose inutili, mentre per chi sarà respinto il riso
sarà precluso dal rimorso...
-
- Di ibn Qays ibn Al-Ahnaf si narra che
quando gli fu detto: “Sei troppo vecchio, il digiuno ti
indebolisce”, rispose: "Mi
sto preparando per un viaggio lungo, l’obbedienza a Dio, l’Altissimo, è
più facile da sopportare che la sua punizione."