Mikado Francescoji e lo specchio magico

 

Io, Mikado Francescoji, non giudico il mondo  intorno a me, perché ho finalmente raggiunto l’equilibrio armonioso e ora, vi trasmetto il mio grande segreto: “Sappiate che dopo la mia esperienza in India con Babaji, ho amplificato il concetto che tutto ciò che il karma o destino manifesta attraverso il processo del bene o del male nel mio quotidiano è solo un’immagine riflessa dal mio interiore che mi chiede di Amarla, Amarla e ancora Amarla...”

 

Buongiorno Vita

Al mio ritorno dalla profonda esperienza vissuta in India, mi sono inoltrato in profonda riflessione che mi ha portato a questa conclusione: "Nel preciso momento in cui sono stato gradualmente abbandonato dai mie più vicini allievi ..., ho guardato lo specchio e ne ho dette di tutti i colori a colui che vedevo in riflesso materiale: "Sei un fallito come Maestro Spirituale e come Mikado. Hai fatto si che si allontanassero da te le persone più belle del mondo. Come hai potuto fare questo.... e fare quest'altro..." - Lui mi ascoltava in sublime silenzio fino al momento in cui ho sentito un forte calore al centro dello sterno. E' stato un attimo nel guardare nuovamente quell'immagine e dire con un sorriso: "Caro Mikado Francescoji, dato che tutto ciò che accade nella Mia Vita è evidentemente solo un riflesso della mia interiorità, mi permetto di dire un armonioso bravo a Me Stesso, per aver reso limpido lo "Specchio Interiore" a tal punto che i riflessi che si sono manifestati  quotidiano di questi ultimi quattro anni (2008-12) che hanno allontanato le persone da Me "tuttora" Amate ad oltranza, portano i nome della calda è tormentata Terra del Kashmir, del Sufi Kundalini Fida Hassnain, di Yuzu Asaph-Kirysuto in arte Gesù il Cristo, di Mikado Nintoku-tennò, dei mie Amati 821 Guerrieri della Pace, di Mahavatar Babaji di Harikan e infine, l'Immortale Mahamuni Babaji di Badrinath.

Amici, si può aggiungere solo queste mie ultime parole: Fantastico! Dio mio come Amo la Mia Vita!

 

Breve riflessione

Amici, proviamo a comprendere insieme questo mio concetto e di utilizzare ogni situazione che si manifesta karmicamente attraverso esperienza di vita come un'indicazione per comprendere meglio noi stessi.

la realtà fuori di noi ci somiglia, anche se non ne siamo consapevoli. Infatti è lì e si ripete continuamente fino al momento che non chiudiamo il ciclo karmico. Lei, ci indica quei lati del nostro carattere e quegli aspetti del nostro inconscio, che ci ostiniamo a non voler vedere e continuiamo a non riconoscere come nostri. Sia che noi esaminiamo qualcosa di sgradevole, sia che ci troviamo di fronte a qualcosa che ci piace e ci gratifica, nella nostra vita, è sempre inesorabilmente  qualcosa che ci riguarda personalmente, qualcosa che si è appositamente manifestato ed è giunto alla nostra attenzione, con l'unico scopo di riflettere una parte di noi che continuiamo ad ignorare. Noi incontriamo solo quello che noi siamo. Non c'è alternativa. E' una legge Universale. Il fatto che qualcosa che accade ci procuri disagio o fastidio o piacere e gioia, dipende semplicemente da quanto accettiamo e abbiamo assimilato gli aspetti della nostra interiorità che quella cosa esterna riflette. Più ci piace la situazione che stiamo vivendo, più significa che siamo allineati con quello di noi che essa rispecchia. Non c'è niente di bello o di brutto lì fuori, queste caratteristiche dipendono unicamente dal livello di accettazione che abbiamo raggiunto, nei confronti della nostra caratteristica riflessa dalla situazione in oggetto.

 

Serena conclusione

Ciò che del mio prossimo mi disturba, mi irrita o mi fa manifestare paura, rabbia, furia, lussuria, invidia, gelosia, giudizio, tristezza, ciò che di lui vorrei cambiare, è ciò che riflette in me stesso. In realtà io critico e combatto tutto questo in me e vorrei che fosse diverso...

Se il mio prossimo si arrabbia per causa mia, mi critica o tenta di cambiarmi e per questo motivo mi sento offeso, si tratta di un mio problema karmico che non ho ancora risolto. Il mio ego è stato toccato e si sente ferito...

Se il mio prossimo mi critica o vuole cambiarmi ed io rimango calmo da ciò, posso acquisire la consapevolezza che l'altra persona proietta su di me ciò che lo disturba e lo irrita di se stesso...

Ciò che amo del mio prossimo è ciò che io sono ed in cui mi riconosco come in uno specchio. In queste occasioni io e l'altro siamo un Tutt'Uno: perfetto!

 

Lo specchio magico tra Maestro Spirituale e allievo

Ho sentito spesso parlare dell’Amore in ogni sua sfumatura. Amore come pura essenza di vita, Amore che scioglie e che ci libera dalle catene karmiche o materiali e tanti altri termini che ci vorrebbe una vita per parlare dell'Amore. Ma ognuno ha la propria idea dell’Amore ed ognuno di noi lo riconosce solo in una determinata forma o in determinate circostanze. Quello che posso dire per esperienza personale di Guida Spirituale e che é semplice parlare, riconoscere e sentire l’Amore nella dolcezza, mentre è difficile riconoscerlo nel rimprovero o nella durezza portata dal proprio Maestro Spirituale.


Desidero inoltrami in questo confronto continuando a comprendere il rapporto tra Maestro Spirituale e allievo e “analizzarlo” serenamente insieme a voi.

Inizio dal principio fondamentale che secondo il mio “chiaro” punto di vista, un vero Maestro Spirituale é colui che ha vissuto minimo l'esperienza dei 21 giorni di digiuno Cristico con acqua, silenzio e preghiera e a come unico intento quello di creare Maestri Spirituali. Si amici, un vero Maestro Spirituale é colui che insegna a camminare con le proprie gambe, a ragionare con la propria testa e non a creare devoti da lui dipendenti, non é interessato al proselitismo. L’Amore di un vero Maestro Spirituale non si ferma alla creazione di devoti che dipendano esclusivamente da lui, non ha interesse a creare dipendenze.

Sappiamo bene che la dolcezza, é il mezzo per acquisire la fiducia di colui o colei che amiamo, ma l’Amore non é fatto solo di dolcezza.

Un vero Maestro Spirituale cercherà di acquisire la fiducia del discepolo affinché quest’ultimo si abbandoni a lui e nella fiducia, vivi gli insegnamenti, ascolti le indicazioni che dovrà portare dentro sé stesso per indagare e valutarle attraverso la propria ragione.

Un vero Maestro Spirituale non ha intenzione di annientare la ragione del allievo, non ha intenzione di renderlo cieco, non ha intenzione di plagiare nessuno, l’unico suo intento é quello di indicare la via della liberazione, del risveglio, portando il devoto a riconoscere il suo proprio Maestro Spirituale interiore.

Ma come ben sappiamo, davanti all’Amore, spesso la ragione si spegne, ed é facile auto-plagiarsi e iniziare a mitizzare il Maestro Spirituale.

Ed é proprio in questa circostanza che il vero Maestro Spirituale lo si riconosce come tale. L’Amore del vero Maestro Spirituale và oltre la conoscenza d’Amore del discepolo.

Quando il Maestro Spirituale si rende conto che il discepolo pende esclusivamente dalle sue labbra, adotterà il mezzo della durezza, spiazzando il discepolo che fino a quel momento lo aveva inquadrato nella figura della dolcezza e ne era divenuto così, dipendente.

Un vero Maestro Spirituale cercherà sempre di spiazzare il discepolo, affinché questo impari a riconoscere l’Amore nella sua totalità con il solo fine di imparare a camminare con le proprie gambe. Ti fa capire che l’equilibrio non sta solo nel Cuore o solo nella ragione. L’equilibrio sta nell’imparare ad usare l’uno o l’altro nel momento più opportuno.

Un allievo, non deve vivere all’ombra del Maestro Spirituale. Inizialmente, forse, vive protetto e riparato, come sotto le fronde di un albero secolare, robusto ma poi saranno uno accanto all’ altro, a proseguire il Cammino...

Il vero Maestro Spirituale, conduce pian piano come in una danza. Insegna ad aprire le ali e a volare, insegna ad essere artisti e non brutte copie, chiuse in un cassetto...

Il vero Maestro Spirituale insegna a camminare, sperimentando, ricercando, trovando il proprio passo e a lasciare le proprie impronte...

Il Maestro Spirituale é un allievo, come un allievo é Maestro Spirituale...

Il Maestro Spirituale ti guida a vivere esperienze fuori dal comune come il digiuno e il risveglio della propria kundalini e ti porta a scrivere la parola Maestro Spirituale al centro della tua esistenza. lui respira l'aria dell'allievo e lascia che si respiri la sua...

Il Maestro Spirituale é solo uno specchio del vero Maestro Spirituale interiore che vive dentro ognuno di noi...

 

Saluto e breve presa di coscienza finale

Abbiamo compreso senza dubbi che il mondo esterno è in realtà uno specchio nel quale riflettiamo ciò che effettivamente siamo. Non essere consapevoli di ciò ci porta a commettere errori di comportamento che amplificano la nostra personalità karmica negativa...

Si  lotta contro presunti nemici che si manifestano attraverso le esperienze quotidiane: parenti, vicini, mariti e mogli e contro le cosiddette ingiustizie. Se si avverte fastidio di fronte a qualcuno che manifesta aggressività, ciò significa che stiamo negando quella stessa aggressività al nostro interno, la rifiutiamo, fingiamo che non ci sia e non ci si rende conto che in realtà si combatte solo contro il più grande nemico che il Buon Dio ci ha inviato contro: se stesse…

Siate coscienti che se si impara a mettere in pratica giornalmente la filosofia dello specchio magico, si ricevono insospettate e simpatiche informazioni su se stessi, perché e solo conoscendo profondamente noi stessi che possiamo fare ulteriori passi sulla via della Consapevolezza Spirituale. Quindi se vogliamo davvero comprendere come siamo fatti, è sufficiente che ci guardiamo un po' attorno con attenzione.

 

Cosa suscita in noi sentimenti di simpatia e cosa invece ci procura fastidio?

Amici, come ho detto più volte, il mondo è uno specchio; ciò che ci rende felice è legato alla nostra evoluzione morale e ciò che dà fastidio fuori di noi è esattamente quello che sarebbe opportuno modificare in noi stessi, non tanto perché così com'è sia sbagliato, ma perché lo percepiamo come un qualcosa di sbagliato. Quindi abbiamo l'opportunità di agire. Quando modifichiamo la nostra modalità di percezione modifichiamo la nostra caratteristica di essere...

 

Vale la pena combattere contro ciò che non ci va?

Assolutamente inutile! Perché anche se vincessimo la battaglia, cosa comunque ardua*, senza però aver modificato la caratteristica in noi che ne è stata la causa e che è stata riflessa da quel determinato riflesso, prima o dopo la situazione si ripresenterà tale e quale e ci procurerà un fastidio sempre crescente, finché non avremo capito la lezione e avremo spostato la nostra attenzione sulla caratteristica interiore causa dell'effetto o difetto esteriore.

 

Quindi ricordiamoci bene: se qualcosa ci dà fastidio ci riguarda molto, molto da vicino.

 

* Questa possibilità è concessa solo a veri Maestri Spirituali o Esseri di Luce che conoscono il fine di ogni esperienza...

 

Mikado Francescoji ha detto: " Il Vero Maestro Spirituale é Amore, sa come comportarsi con ogni allievo, perché ogni allievo é differente dall’altro. lui, sa quando é il momento di alzare la voce ed essere burbero e quello di Amarlo in modo incondizionato ..."

 
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